Partiamo da Milano, la città dove nasce il nostro progetto. Nel 2010 i nuclei familiari residenti sono 702.128 di questi 71.316 (cioè oltre il 10%) sono monogenitori con figli.
Le abbiamo chiamate smallfamilies ma il fenomeno, appare evidente, è tutt’altro che “small”: se facciamo un paragone con altre tipologie familiari, scopriamo ad esempio che le coppie conviventi (sposate o meno) senza figli rappresentano il 16% del totale dei nuclei familiari in città, mentre quelle con figli arrivano al 21%.
Il genitore solo (madre, in oltre l’80% dei casi) convive con almeno un figlio minorenne nel 42% dei nuclei monogenitoriali, mentre nel restante 58% i figli sono maggiorenni – siamo sempre a Milano nel 2010.
Nel 2011 i numeri crescono ulteriormente: i monogenitori con figli sono diventati 72.217: +901 nuclei familiari rispetto all’anno precedente, a segnalare un cambiamento nelle strutture familiari che sta facendo emergere percorsi di vita e bisogni (di servizi, di welfare, ecc.) sempre più differenziati. Ma anche una struttura sociale in cui il rischio di solitudini e isolamento è alto.
Milano, in particolare, mostra sempre più il suo carattere di città formato “mono”: alle famiglie monogenitoriali come le abbiamo descritte si aggiungono infatti anche quelle monocomponente (le/i single), che costituiscono addirittura, nel 2011, il 51% dei nuclei familiari residenti in città.
Se spostiamo lo sguardo sulla Lombardia, nel 2010 i monogenitori con figli minorenni risultano essere il 3,7% dei nuclei familiari residenti e nell’82% dei casi il genitore convivente è la madre.
E in Italia, su un campione di 100 famiglie, il 12,7% è rappresentato da famiglie monogenitoriali. L’87,6% di queste ha una donna come capofamiglia.
Il confronto dei dati europei ed internazionali è reso più difficile dal fatto che vi sono differenze nella definizione della famiglia monoparentale tra i diversi paesi.
Secondo uno studio condotto dall’Università di Rennes 2 nel 1999 le famiglie monoparentali in Europa erano il 23% in Gran Bretagna, il 19% in Danimarca, Belgio e Finlandia, il 18% in Francia, meno del 10% in Italia e Portogallo. I dati aggiornati a luglio 2010 attestano che nei pesi dell’Europa del Sud hanno superato l’11%. Negli Stati uniti la percentuale di donne con bambini minori che non vivono col coniuge sono passati dal 10% del 1940 al 24% nel 2000.
Da una ricerca condotta all’interno del programma EU Lifelong Learning Program Leonardo da Vinci Transfer of Innovation nel 2010 risulta che le famiglie monogenitoriali sono:
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1 su 4 in Italia e Regno Unito;
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1 su 6 in Polonia;
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quasi 1 su 5 in Germania;
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1 su 5 in Francia.
La percentuale di genitori single costituita da madri sole risulta anche da questo studio molto elevata – Italia: 90% – Polonia: 90% – Germania: 89,9% – Francia: 84,5% – Regno unito: 90% (Irlanda del nord: 93%).
Infine, secondo la European Platform against Poverty and Social Exclusion (Piattaforma Europea contro la Povertà e l’Esclusione Sociale), che coordina iniziative a tutela dei gruppi a rischio di povertà, tra cui le famiglie monogenitoriali, in Europa in media 1 famiglia monoparentale su 3 è a rischio povertà.
Fonti
Banca dati statistica del Comune di MilanoElaborazione Éupolis Lombardia su dati Istat-EuSilc 2010
Università di Rennes 2, 1999
Progetto “Supermom Kick-Off 2010” – EU Lifelong Learning Program Leonardo da Vinci Transfer of Innovation
European Platform against Poverty and Social Exclusio Foto di Jae Rue da Pixabay