Housing sociale, ossia un alloggio condiviso anche per madri e padri soli con figli (chiamato anche Albergo Sociale Diffuso) può essere un’utile risposta anche nel nostro Paese che registra un costante aumento delle condizioni di fragilità e di impoverimento di genitori soli con figli. Padri e madri che a seguito di una separazione si trovano a non poter più garantire un alloggio per sé e per i propri figli. Nuove povertà.
Una questione, quella della casa, che da tempo noi di Smallfamilies segnaliamo. Diverse sono le iniziative promosse dalle amministrazioni locali o da organizzazioni di volontariato che su tutto il territorio nazionale cercano di “tamponare” questa emergenza mediante interventi di residenzialità temporanea, in attesa che il tema venga iscritto (come deve essere fatto) all’interno di un serio piano di politiche ed interventi abitativi integrati a sostegno, anche, di questa tipologia familiare. I dati che periodicamente si rilevano lo attestano.
A Milano, dal 2012 al 2014 la percentuale di madri con minori in comunità a seguito di sfratto privato è aumentata del 73%, passando da 21 madri e 42 minori nel 2012, a 47 madri e 102 minori nel 2013 (55% in più rispetto al 2012), a 78 madri e 149 bambini nel 2014 (40%in più rispetto al 2013).
Il progetto “Albergo Sociale Diffuso” ossia di housing sociale prevede la riqualificazione e l’arredo di 37 locali sotto soglia (inferiori a 28,8mq) di ERP (edilizia residenziale pubblica) e la loro assegnazione temporanea a nuclei familiari sfrattati da privati per morosità, in particolare a madri sole con bambini (per le quali questi alloggi rappresentano una alternativa alla comunità). Gli alloggi da riqualificare, che saranno disponibili a fine 2015, si trovano nei quartieri di Niguarda, Isola-Garibaldi e Quarto Oggiaro e saranno assegnati fino ad un massimo di 18 mesi. Insieme all’alloggio i beneficiari /le beneficiarie saranno coinvolti/e in un percorso di accompagnamento all’autonomia effettuato dal gestore Abitare Sociale Metropolitano con il sostegno degli assistenti sociali. È prevista la possibilità che gli assegnatari/le assegnatarie, proporzionalmente alla propria condizione economica, contribuiscano al costo del servizio.
Per la trasformazione degli alloggi e per il progetto sociale di accoglienza saranno impiegati 785.000 euro, 400.000 finanziati da Fondazione Cariplo, la parte restante da Abitare Sociale Milano che ne assumerà la gestione. La ristrutturazione sarà eseguita da Fondazione Housing Sociale autrice dello studio di fattibilità (vedi anche questo link)
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