Psicologo e psicoterapeuta, sono padre separato di un figlio e nonno di tre nipoti. Già autore di uno dei racconti di smALLholidays, il secondo titolo della collana smALLbooks per Smallfamilies (Cinquesensi Editore), sostengo le attività dell’associazione e per il sito mi occupo, insieme con Laura Lombardi, del progetto “Riletture in chiave Sf”.
Sette anni di progetti, questo il risultato del nostro impegno, costante, nei primi nove anni dalla nascita del progetto e sette dalla fondazione dell’Associazione. Questo quanto abbiamo potuto fare anche grazie al supporto di tutti coloro che nel tempo ci hanno sostenuto e ci auguriamo continueranno a sostenerci.
La nostra storia è iniziata a Milano nel 2012 con l’obiettivo di diventare un permanente “Osservatorio e bussola per genitori single e famiglie a geometria variabile”.
Nel 2014 siamo anche diventati un’associazione di promozione sociale iscritta sia al Registro delle associazioni della Provincia di Milano sia al 5X1000, accreditandoci presso enti pubblici e privati e nel terzo settore.
In questi sette anni di Associazione, numerose sono state le iniziative che abbiamo messo in campo e che ci hanno permesso di consolidare la nostra presenza e reputazione sul territorio e nel web. Ne ricordiamo alcune, cominciando dalle più recenti:
2021-2020 – Le smallfamilies e la pandemia: primo questionario nazionale online per fotografare fragilità, bisogni, richieste, risorse durante i mesi di confinamento e per identificare proposte concrete al fine di migliorare la qualità della vita delle famiglie monogenitoriali e delle famiglie a geometria variabile;
2019 – A geometria variabile. Una famiglia, tante famiglie: ciclo di trasmissioni radiofoniche realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo e Radio Popolare di Milano. L’iniziativa – con responsabile scientifico la prof.ssa Ilia Negri – rientra nell’ambito della Terza missione dell’Università (Public Engagement);
2019 – Small Home Great Project: mostra, a cura di Johnny Dell’Orto e di Alessandro Guerriero, Triennale di Milano, 18-19 marzo. Il progetto, patrocinato dalla Fondazione Cariplo e realizzato da Smallfamilies aps anche grazie alla collaborazione con la scuola di design Tam Tam e con il fotografo Enrico Conti, ha inoltre incluso un ciclo di incontri sul rapporto famiglia/casa realizzato in partnership con le professioniste dell’associazione Pratica Collaborativa.
Con il sostegno di: Veredil srl Milano, Consorzio Cooperative Lavoratori, Fondazione Istituto Sacra Famiglia;
2018 – La famiglia a geometria variabile: policy, servizi e progetti: seminari realizzati a Milano e a Bergamo in collaborazione con l‘Università di Bergamo-DIGIP nell’ambito della “Terza missione” dell’Università (Public Engagement), Municipio 3-Comune di Milano e Comune di Bergamo;
2017 – Famiglie in equilibrio: inaugurazione a Porto Recanati dello Sportello di ascolto, consulenza ed assistenza giuridico, legale, tecnico e psicologico a famiglie con genitori/adulti soli realizzato e promosso da un team di professioniste in collaborazione con Smallfamilies aps;
2016 – Dalla separazione a un nuovo modo di abitare: tre laboratori interdisciplinari gratuiti realizzati a Milano su come affrontare una separazione cercando una nuova armonia, come ritrovare energia dentro se stessi e al di fuori, come ricreare uno spazio per il nuovo nucleo. Ogni incontro è stato gestito da due professionisti esperti in diverse materie con il coinvolgimento attivo dei partecipanti;
2016 – La famiglia che cambia: ciclo di tre incontri realizzato in collaborazione con la Casa dei Diritti, Comune di Milano, inserito nel programma del 6° Forum delle Politiche Sociali del Comune di Milano;
2016 – Case per famiglie a geometria variabile: partecipazione all’attività didattica del Laboratorio di progettazione, Scuola di Design del Politecnico di Milano, responsabile prof.ssa Silvia Piardi;
2016 – Abitare smallfamilies: realizzazione di un sondaggio online a tema;
2016 – Bollino vacanze smallfamilies friendly: iniziativa di promozione socio-culturale in ambito turistico che identifica i parametri che ogni struttura turistica dovrebbe avere per soddisfare le necessità e i desideri delle smallfamilies;
2016 – Sportello settimanale per genitori soli: inaugurazione a Genova dello Sportello per famiglie monogenitoriali e allargate con l’obiettivo di favorire l’ascolto e dare un supporto sulle problematiche legate alla separazione. Iniziativa realizzata e promossa da “Le Nuvole” in collaborazione con Smallfamilies aps;
2015 – Collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – sede Lombardia: iniziativa nata nell’ambito dell’attività didattica del Corso di Cinema d’Impresa (triennio 2014/2015), il Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Lombardia ha sviluppato, in collaborazione e per conto di Smallfamilies aps, cinque sceneggiature destinate alla realizzazione di altrettanti cortometraggi riguardanti famiglie a geometria variabile. Le sceneggiature sono state realizzate dagli stessi allievi, autori delle storie, tutorati e seguiti dai docenti della Scuola;
2015 – Vacanze in (quale) famiglia: realizzazione di un sondaggio online a tema;
2015 – Manifesto SF: documento redatto da Smallfamilies aps che propone alcune azioni possibili per il superamento di stereotipi e discriminazioni e per raggiungere il miglioramento della qualità della vita delle nostre famiglie;
2015 – Sportello per madri e padri soli: inaugurazione dello Sportello a Milano e Roma. Iniziativa realizzata e promossa da Carla di Quinzio e Benedetta Silj dell’Associazione Philo-Pratiche Filosofiche in collaborazione con Smallfamilies aps;
2014 – smAllbooks: prima esperienza editoriale italiana dedicata alle “famiglie a geometria variabile”. Collana curata da Raethia Corsini e Laura Lombardi e pubblicata da Cinquesensi Editore, Lucca. Quattro i titoli ad oggi pubblicati che propongono una serie di antologie di racconti, scritti da persone note e non, dai 6 agli 80 anni: smALLraga (2018), smALLhome (2016), smALLholidays (2015), smALLchristmas (2014);
2014 – Riletture in chiave SF: progetto ancora in corso che considera casi esemplari nella storia della letteratura, scelti e commentati da Laura Lombardi e Giuseppe Sparnacci. Ogni testo selezionato è accompagnato da un’analisi volta ad evidenziare le dinamiche della relazione al fine di offrire possibili spunti di riflessione;
2013 – Ciclo di sondaggi online a tema
Denaro, servizi, tempo e relazioni: così migliora la vita delle smallfamilies. Conciliazione famiglia-lavoro e socialità: il futuro secondo le smallfamilies.
Iniziativa sostenuta dalla Fondazione Shapdiz di Milano.
Sette anni di progetti realizzati grazie a voi.
Grazie quindi agli amici di Smallfamilies,
ai partner, i sostenitori, le lettrici e i lettori, la comunità social.
Noi ci siamo se ci siete anche voi.
Sostenete le attività dell’Associazione:
acquistate i nostri smallbooks sul sito dell’editore Cinquesensi
L’Immagine è un’opera dell’artista Maria Lai, Tenendo per mano il sole.
La nostra storia è iniziata a Milano nel 2012 con l’obiettivo di diventare un permanente “Osservatorio e bussola per genitori single e famiglie a geometria variabile”.
Nel 2014 siamo anche diventati un’associazione di promozione sociale iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e al 5×1000.
Numerose sono state negli anni le iniziative che abbiamo messo in campo e che ci hanno permesso di consolidare la nostra presenza e reputazione sul territorio e nel web. Ne ricordiamo alcune, cominciando dalle più recenti:
2024 – “Che genere di abitare”: partecipazione al seminario organizzato da Confcooperative Habitat in collaborazione con la Commissione Dirigenti Cooperativi Confcooperative, Roma, 20 giugno;
2024 – “La famiglia”: partecipazione all’incontro organizzato dal gruppo “La Grande Bolla”. Con Gisella Bassanini-presidente di Smallfamilies aps, Letizia Cirillo-giurista esperta di diritto di famiglia e tutela dell’infanzia, Camillo Regalia, psicologo e direttore del Centro studi e ricerche sulla famiglia, Università Cattolica di Milano, Milano, 27 giugno;
2024– Smallfamilies a Timeline, l’approfondimento di Sky tg24, mercoledì 3 gennaio 2024. È stata l’occasione per parlare di madri sole, lavoro e del welfare che manca e di cui avremmo tanto bisogno;
2023–Attivazione del Servizio di assistenza e consulenza legale creato in collaborazione con lo studio legale delle avvocate Mariacristina Mordiglia e Chiara Balducci del foro di Milano, entrambe esperte in diritto delle famiglie e delle persone;
2023– Attivazione di due Sportelli di ascolto e sostegno per madri e padri soli. Creati in collaborazione con SABOF e la scuola di specializzazione Philo, gli Sportelli sono presenti in diverse città italiane e il servizio può svolgersi sia in presenza sia online;
2023-Lombardini22 incontra Smallfamilies aps. Obiettivo: presentare la nostra associazione a questa azienda leader nel settore dell’architettura e dell’ingegneria e confrontarsi sul tema dell’abitare;
2023–Smallfamilies in onda su RAI3 a “Spaziolibero”, Programma dell’Accesso a cura di Rai Parlamento;
2022- Il 18 dicembre è stata inviata una LETTERA APERTA al Presidente del Consiglio, Onorevole Giorgia Meloni al Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Onorevole Eugenia Maria Roccella. Oggetto: Assegno unico universale, politiche familiari e monogenitori;
2022- Smallfamilies alla Milano Digital Week 2022. Il 12 novembre Smallfamilies APS è stata invitata alla MDW 2022-Milano Digital Week, talk curato da Michela Bassanelli e Imma Forino, Politecnico di Milano, dal titolo “Gli spazi delle donne: casa, lavoro e società”. A seguito dell’incontro è stato pubblicato il libro Gli spazi delle donne. Casa, lavoro, società, a cura di Michela Bassanelli e Imma Forino, DeriveApprodi (2024)che raccoglie anche il saggio di Gisella Bassanini “Abitare nelle famiglie a geometria variabile”, pp.185-193.
2022– Le smallfamilies e il diritto alla casa. Un workshop. Smallfamilies APS è stata invitata a partecipare al 5° workshop “Pari opportunità nell’abitare”, evento online organizzato all’interno del progetto ABI.TO (ABItare a TOrino). Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 (PON Metro) adottato dalla Commissione Europea con l’obiettivo di creare maggiore inclusione sociale e integrazione abitativa. Promosso e sostenuto dal Comune di Torino, nasce dall’impegno del capofila IL NODO cscs, dal partner CICSENE e da una fitta rete di collaborazione territoriale composta da Confcooperative Piemonte Nord, FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali), Ass. Il rosa e il grigio, Fondazione Operti, Sistema Abitare, COabitare.
2021-2022- Oltre la pandemia. Bisogni, risorse e proposte per le famiglie monogenitoriali, progetto sostenuto con i fondi Otto per mille della Chiesa Valdese che prende avvio con l’indagine nazionale “Le smallfamilies e la pandemia” promossa da Smallfamilies aps e realizzata da un team di esperti di ricerca. Il Progetto si è concluso il 30 giugno 2022.
2021- La sera del 26 marzo, tramite zoom, si è tenuto l’incontro dal titolo “Case e famiglie a geometria variabile. Nuclei unipersonali e monoparentali”, promosso dall’associazione Via Padova Viva di Milano. Obiettivo: presentare i primi risultati dell’indagine “Oltre la pandemia. Bisogni, risorse e proposte per le famiglie monogenitoriali” (Smallfamilies aps) e la ricerca “Vivere da soli ai tempi del Covid 19” (Graziella Civenti e Gianna Stefan)
2021-2020 – Le smallfamilies e la pandemia: primo questionario nazionale online per fotografare fragilità, bisogni, richieste, risorse durante i mesi di confinamento e per identificare proposte concrete al fine di migliorare la qualità della vita delle famiglie monogenitoriali e delle famiglie a geometria variabile;
2019 – A geometria variabile. Una famiglia, tante famiglie: ciclo di trasmissioni radiofoniche realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo e Radio Popolare di Milano. L’iniziativa – con responsabile scientifico la prof.ssa Ilia Negri – rientra nell’ambito della Terza missione dell’Università (Public Engagement);
2019–Smallfamilies in onda su RAI3 a “Spaziolibero”, Programma dell’Accesso a cura di Rai Parlamento
2019 – Small Home Great Project: mostra, a cura di Johnny Dell’Orto e di Alessandro Guerriero, Triennale di Milano, 18-19 marzo. Il progetto, patrocinato dalla Fondazione Cariplo e realizzato da Smallfamilies aps anche grazie alla collaborazione con la scuola di design Tam Tam e con il fotografo Enrico Conti, ha inoltre incluso un ciclo di incontri sul rapporto famiglia/casa realizzato in partnership con le professioniste dell’associazione Pratica Collaborativa.
Con il sostegno di: Veredil srl Milano, Consorzio Cooperative Lavoratori, Fondazione Istituto Sacra Famiglia;
2019-Urbanpromo Torino: partecipazione al convegno “Superamento delle barriere dell’abitare. Città accessibili a tutti, organizzato da INU in collaborazione con CERPA Italia Onlus;
2018 – La famiglia a geometria variabile: policy, servizi e progetti: seminari realizzati a Milano e a Bergamo in collaborazione con l‘Università di Bergamo-DIGIP nell’ambito della “Terza missione” dell’Università (Public Engagement), Municipio 3-Comune di Milano e Comune di Bergamo;
2017 – Famiglie in equilibrio: inaugurazione a Porto Recanati dello Sportello di ascolto, consulenza ed assistenza giuridico, legale, tecnico e psicologico a famiglie con genitori/adulti soli realizzato e promosso da un team di professioniste in collaborazione con Smallfamilies aps;
2016 – Dalla separazione a un nuovo modo di abitare: tre laboratori interdisciplinari gratuiti realizzati a Milano su come affrontare una separazione cercando una nuova armonia, come ritrovare energia dentro se stessi e al di fuori, come ricreare uno spazio per il nuovo nucleo. Ogni incontro è stato gestito da due professionisti esperti in diverse materie con il coinvolgimento attivo dei partecipanti;
2016 – La famiglia che cambia: ciclo di tre incontri realizzato in collaborazione con la Casa dei Diritti, Comune di Milano, inserito nel programma del 6° Forum delle Politiche Sociali del Comune di Milano;
2016 – Case per famiglie a geometria variabile: partecipazione all’attività didattica del Laboratorio di progettazione, Scuola di Design del Politecnico di Milano, responsabile prof.ssa Silvia Piardi;
2016 – Abitare smallfamilies: realizzazione di un sondaggio online a tema;
2016 – Bollino vacanze smallfamilies friendly: iniziativa di promozione socio-culturale in ambito turistico che identifica i parametri che ogni struttura turistica dovrebbe avere per soddisfare le necessità e i desideri delle smallfamilies;
2016 – Sportello settimanale per genitori soli: inaugurazione a Genova dello Sportello per famiglie monogenitoriali e allargate con l’obiettivo di favorire l’ascolto e dare un supporto sulle problematiche legate alla separazione. Iniziativa realizzata e promossa da “Le Nuvole” in collaborazione con Smallfamilies aps;
2015 – Collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – sede Lombardia: iniziativa nata nell’ambito dell’attività didattica del Corso di Cinema d’Impresa (triennio 2014/2015), il Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Lombardia ha sviluppato, in collaborazione e per conto di Smallfamilies aps, cinque sceneggiature destinate alla realizzazione di altrettanti cortometraggi riguardanti famiglie a geometria variabile. Le sceneggiature sono state realizzate dagli stessi allievi, autori delle storie, tutorati e seguiti dai docenti della Scuola;
2015 – Vacanze in (quale) famiglia: realizzazione di un sondaggio online a tema;
2015 – Manifesto SF: documento redatto da Smallfamilies aps che propone alcune azioni possibili per il superamento di stereotipi e discriminazioni e per raggiungere il miglioramento della qualità della vita delle nostre famiglie;
2015 – Sportello per madri e padri soli: inaugurazione dello Sportello a Milano e Roma. Iniziativa realizzata e promossa da Carla di Quinzio e Benedetta Silj dell’Associazione Philo-Pratiche Filosofiche in collaborazione con Smallfamilies aps;
2014 – smAllbooks: prima esperienza editoriale italiana dedicata alle “famiglie a geometria variabile”. Collana curata da Raethia Corsini e Laura Lombardi e pubblicata da Cinquesensi Editore, Lucca. Quattro i titoli ad oggi pubblicati che propongono una serie di antologie di racconti, scritti da persone note e non, dai 6 agli 80 anni: smALLraga (2018), smALLhome (2016), smALLholidays (2015), smALLchristmas (2014);
2014 – Riletture in chiave SF: progetto ancora in corso che considera casi esemplari nella storia della letteratura, scelti e commentati da Laura Lombardi e Giuseppe Sparnacci. Ogni testo selezionato è accompagnato da un’analisi volta ad evidenziare le dinamiche della relazione al fine di offrire possibili spunti di riflessione;
2013 – Di che taglia è la tua smallfamily?
Come crescono i propri figli le nostre smallfamilies?
Con chi vivono le smallfamilies?
Denaro, servizi, tempo e relazioni: così migliora la vita delle smallfamilies
Conciliazione famiglia-lavoro e socialità: il futuro secondo le smallfamilies
Realizzazione di un ciclo di sondaggi online a tema. Iniziativa sostenuta dalla Fondazione Shapdiz di Milano.
L’Immagine è un’opera dell’artista Maria Lai, Tenendo per mano il sole.
Casi esemplari nella storia della letteratura
scelti e commentati da Laura Lombardi e Giuseppe Sparnacci
I manuali per genitori, o adulti aspiranti tali, sono generalmente concepiti con l’obiettivo di sistematizzare e catalogare tematiche legate al “mestiere” di genitore offrendo spunti e suggerimenti per approcciare le più svariate situazioni del quotidiano, spesso dando la parola ai cosiddetti “esperti del settore”. Sono spesso ricchi di consigli pratici su come destreggiarsi in situazioni critiche, su quale tipo di atteggiamento assumere, sui toni da tenere, sul linguaggio da utilizzare, sulle scelte e soluzioni etc. etc., e sono generalmente impostati prendendo spunti da situazioni reali, da testimonianze raccolte via e-mail, via radio, etc.
L’obiettivo del progetto Riletture è invece del tutto diverso e innovativo. Piuttosto che dare delle risposte, si propone come un invito a porsi delle domande, con l’intenzione di stimolare lo sviluppo di un personale atteggiamento critico e di un’autonomia di pensiero attraverso cui i genitori o comunque le persone che crescono dei bambini (nonni, zii, affidatari etc.) possono, ognuno a proprio modo, guardare e affrontare le situazioni alla ricerca di spunti interessanti per elaborare una personale risposta e per trovare la propria personale chiave metodologica del loro ruolo educativo.
Non esistono rapporti ideali, modi giusti o sbagliati di crescere ed educare. Esiste invece la possibilità di identificare in ciascuna logica di rapporto il modo migliore, se si tiene conto della situazione specifica, e soprattutto se si riesce a credere in sé stessi e nelle proprie personali capacità di ascolto.
Il progetto Riletture offre spunti presi da libri. Si compone di un’attenta selezione di brani scelti da testi di narrativa in cui sono descritte relazioni tra persone che appartengono a nuclei familiari “a geometria variabile”, che possono essere personaggi principali o secondari dell’opera. Al testo segue un’analisi volta ad evidenziare le dinamiche della relazione al fine di offrire possibili spunti di riflessione.
I libri considerati nel progetto Riletture non sono mai stati scritti in questa ottica. Sono generalmente romanzi o comunque opere letterarie che, prescindere dalla chiave di Rilettura, consideriamo di alta caratura. Insomma, dei bei libri.
Le Riletture sono per tutti, naturalmente, ma in particolare abbiamo pensato al genitore che educa e vive con il proprio o i propri figli di fatto navigando in solitaria, senza avere un confronto con l’altro genitore oppure avendolo in modo sporadico o magari anche conflittuale, causa separazione, divorzio, vedovanza,…
È evidente che rapportandosi con i propri figli da soli, di fatto il valore delle proprie parole, atteggiamenti, scelte, abbia un peso maggiore, in negativo o in positivo.
Rispetto alla coppia di genitori che già propone, anche in accordo, inevitabili differenze di modi e toni, per il genitore smallfamily è evidentemente ancora maggiore il rischio di condizionare i figli secondo il proprio modo di essere e percepire la vita.
Ecco che spesso i genitori soli o separati, per evitare questo rischio, oppure perché si ritengono incapaci di trovare da soli le migliori risposte e soluzioni, si si rivolgono a specialisti o comunque a pareri esterni con il rischio però di cadere paradossalmente in atteggiamenti ambivalenti, discordanti o contraddittori, proprio perché di fatto finiscono per dare minore importanza a un’attenta osservazione, ascolto e valutazione personale dei segnali che i figli lanciano.
L’obiettivo delle Riletture è quindi sottolineare che, secondo la propria indole, natura, carattere, formazione, propensione, secondo il proprio stile di vita, ogni genitore smallfamily può trovare una chiave di rapporto con i figli funzionale a un buon metodo educativo.
Segui le riletture cliccando qui
Immagine al post: BABELE, 2016. Acquerello su carta di Velasco Vitali
Scrittrice, con un passato televisivo. Coordinatrice dell’area culturale ed eventi. Madre separata di una figlia, sono curatrice, insieme con Raethia Corsini, del progetto smALLbooks. Per il sito scrivo recensioni di libri e film. Condivido con Giuseppe Sparnacci il progetto “Riletture in chiave smallfamily”. (altro…)
- Location: Milano + Casteldelci
- Website: Link
Recentemente le nuove linee guida dell’Ordine Nazionale degli Psicologi hanno ampliato l’offerta psicoterapeutica consentendo di effettuare colloqui di tipo psicoterapeutico attraverso la webcam.
Prima di dire qualcosa su questa novità per l’Italia (negli Stati Uniti o in altri paesi europei questi già avviene) faccio alcune premesse.
Nell’immaginario collettivo il setting dove avvengono le sedute psicoterapeutiche (tout court identificate con il setting psicoanalitico: da qui la confusione psicoterapia = psicoanalisi) è, tutto sommato, legato all’impostazione che ne aveva dato Sigmund Freud negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento. Un divano/lettino dove il paziente si sdraia e parla a un terapeuta che sta alle sue spalle e prende appunti silenziosamente, intervenendo solo ogni tanto con la parola.
Il setting definito in questo modo presuppone: che la persona, portatrice di sintomi, spesso dolorosi per lei o perlomeno contrastanti una possibilità di vita serena con gli altri, si trovi in un ambiente protetto (lo studio dello psicoterapeuta) dove poter dire liberamente tutto ciò che gli viene alla mente, che sdraiandosi abbia la possibilità di rilassarsi favorendo il flusso spontaneo dei ricordi, che da parte dello psicoterapeuta ci sia un lento e lungo lavoro di interpretazione dei sintomi per arrivare alle loro cause.
Questo tipo di trattamento prevede anche un intenso lavoro settimanale (fino a quattro sedute a settimana) che può durare anni. Di conseguenza prevede anche un importante onere finanziario per la persona oggetto della psicoterapia.
Questo setting (che potremmo chiamare classico) non è stato attuato da altre (molte) psicoterapie che, dall’inizio del Novecento ad oggi, sono nate da impostazioni teoriche di base diverse dalla psicoanalisi. Si sono affermate così psicoterapie nelle quali il paziente è seduto o può liberamente muoversi nello spazio dello studio; psicoterapie che non prevedono la sola diade paziente – psicoterapeuta, ma che si attuano con gruppi di pazienti o con tutto il nucleo di vita familiare di un portatore di sintomi; psicoterapie con un terapeuta che lavora con uno o più pazienti e un supervisore che osserva (per esempio con telecamera o specchio unidirezionale) e che può a sua volta intervenire sullo psicoterapeuta; psicoterapie cosiddette brevi in cui il numero delle sedute è molto limitato. Il campo psicoterapeutico si è insomma notevolmente ampliato e l’offerta di aiuto è oggi molto variegata.
Chi decide di intraprendere un percorso psicoterapeutico si trova così di fronte a un’offerta talmente vasta e differenziata per indirizzi teorici così diversi che potrebbe essere veramente disorientato per la decisione da prendere su quale processo terapeutico è più adatto per lui. Fortunatamente possiamo tranquillizzare la persona che si accinge a intraprendere una psicoterapia con il fatto che le valutazioni sull’efficacia positiva o negativa delle varie forme psicoterapeutiche si rivelano pressoché identiche, qualunque sia il tipo di indirizzo teorico dello psicoterapeuta e il setting in cui la psicoterapia si attua. Importante infatti, nel processo psicoterapeutico, sembra quello che potremmo definire il fattore umano dello psicoterapeuta, più che il suo costrutto teorico di riferimento o il setting che viene attuato. Cercando di spiegarmi meglio: è la capacità dello psicoterapeuta di lavorare senza farsi troppo coinvolgere dai sintomi del paziente, la sua possibilità di offrirgli punti di vista nuovi per la soluzione dei sintomi che il paziente ha spesso invano cercato di superare da se stesso o con l’aiuto di familiari o amici, la capacità di riformulare in maniera diversa la sua visione della vita o di particolari di vita. Fanno parte di questo contesto l’ascolto attento dello psicoterapeuta alle cose dette ma anche il suo sguardo ai segnali che arrivano dal corpo del paziente.
Sullo specifico di una psicoterapia con la webcam valgono, secondo me, gli stessi principi di efficacia che presiedono le altre tipologie di psicoterapie. Certo che per la novità del mezzo lo psicoterapeuta dovrà aver effettuato un training specifico. Mi riferisco al fatto che, rispetto ai contesti in cui fino ad oggi si effettuano psicoterapie (ambienti, come uno studio, circoscritti e ben conosciuti dallo psicoterapeuta), l’utilizzazione di una webcam può trasportare il contesto in spazi non più predisposti dallo psicoterapeuta e controllabili da lui. Colui che richiede una psicoterapia può utilizzare infatti la postazione web che desidera (una stanza di casa sua, il suo ufficio, la sua macchina, un luogo all’aperto e così via). Lo psicoterapeuta potrebbe vedere sempre e solo il volto del paziente, non potendo in questo modo cogliere altri importanti segnali del corpo.
Insomma l’efficacia della psicoterapia con questo mezzo dovrà essere monitorata con strumenti appositi legati al nuovo setting.
Siamo partiti da questa notizia per fare una riflessione. con il supporto di due nostri partner: Le Nuvole counseling e lo psicologo Giuseppe Sparnacci. Abbiamo diviso in due puntate i loro commenti. In questo primo post il punto di vista di Le Nuvole.
Qui la prima parte firmata dal nostro partner Le Nuvole. Un altro punto di vista.
Foto di mohamed Hassan da Pixabay
La psicologia on line è tra le nuove linee guida dell’Ordine Nazionale degli Psicologi che hanno ampliato l’offerta psicoterapeutica consentendo di effettuare colloqui di tipo psicoterapeutico attraverso la webcam. È una novità per l’Italia ma non per Stati Uniti o altri paesi europei dove già avviene. Siamo partiti da questa notizia per fare una riflessione.
Relazione terapeutica, empatia, linguaggio non verbale, meta comunicazione, assunzione di responsabilità, presa in carico di se stessi: sono questi a nostro giudizio alcuni dei cardini di un valido percorso psicoterapeutico o di counseling, punti fermi che si realizzano nel luogo della relazione, un luogo fisico che diviene luogo di incontro empatico e simbolico, spazio magico dove si crea il cambiamento, setting autentico, non necessariamente tradizionale, ma non filtrato da media. Cardini che dal nostro punto di vista fanno la qualità e il successo di una relazione d’aiuto e che, a nostro parere, verrebbero a perdersi là dove tale percorso sia effettuato via web attraverso le nuove tecnologie di cui disponiamo.
Non è mera questione di setting, ma questione di relazioni umane profonde e in divenire, soprattutto oggi dove il linguaggio digitale ha tolto alle persone e alle loro relazioni la ricchezza del linguaggio analogico. Quando parliamo di empatia (ma anche simpatia nel senso profondo del greco sun pathos) intendiamo tutto quel patrimonio di vicinanza fatto non solo di parole e nemmeno solo di sguardi, ma di risonanza corporea, abbracci, sostegno e contatto fisico, accudimento: così come vi sono alcune sedute in cui prevalgono il linguaggio verbale e l’approccio intellettuale, ve ne sono altre in cui un gesto, un battito cardiaco, un tremore, un desiderio di abbraccio possono diventare strada maestra a un insight e segnare un’improvvisa svolta nel percorso.
Anche la scelta di una poltrona o di una sedia invece di un divano ci possono aiutare nello svelare cosa si muove in quel dato momento nel paziente o cliente che abbiamo davanti. Anche il lasciarsi cadere sulla poltrona o non raccogliere una matita caduta. Un monitor di un computer come luogo della relazione è un ostacolo a tutto ciò.
Anche lo stesso assumersi la responsabilità di vestirsi, uscire di casa, raggiungere il luogo fisico del setting terapeutico è un elemento fondante della relazione di aiuto: il cliente impara che nonostante i problemi della vita che sta attraversando è comunque in grado di farsi carico di sé, almeno fino all’incontro con il terapeuta o counselor che sia.
In ultimo, ma importantissimo, crediamo che promuovere in un percorso di sostegno terapeutico un rapporto fisico, reale e non mediato da uno schermo, sia più che mai importante in questo momento socioculturale dove internet, i social media e i computer sono diventati ospiti abituali delle nostre giornate, fino a invaderle a favore di un isolamento di varia entità e a scapito delle relazioni umane autentiche.
Detto questo ed espressa la nostra ferma contrarietà a un percorso terapeutico via web, resta il fatto che i nuovi mezzi a nostra disposizione non debbano essere demonizzati ma sfruttati per il nostro benessere: quindi sì a una seduta con webcam ma che sia una tantum e inserita all’interno di un percorso dove la regola è l’incontro “reale” e fisico; sì a una seduta virtuale ogni tanto che sia un aiuto all’incontro là dove le distanze o gli orari non consentano una seduta “fisica” e reale; benvenga la possibilità di interloquire con il proprio terapeuta là dove vi sia un’urgenza ma concordando ovviamente incontro e durata. Questo può essere talvolta utile, ma a patto che non sia un percorso interamente strutturato via web a scapito dell’autenticità della relazione terapeutica e di quella empatia che favorisce il cambiamento lungo una strada fatta di rapporti profondi e veri e non solo verbali e mediati, per una relazione terapeutica in cui la meta comunicazione e il contatto fisico siano sempre parte integrante di un cammino di cambiamento e ritorno sano e soddisfacente alla propria vita.
Siamo partiti da questa notizia per fare una riflessione. con il supporto di due nostri partner: Le Nuvole counseling e lo psicologo Giuseppe Sparnacci. Abbiamo diviso in due puntate i loro commenti. In questo primo post il punto di vista di Le Nuvole.
Il nome intero del progetto è Non Manuale per riletture in chiave smallfamilies e raccoglie casi esemplari nella storia della letteratura scelti e commentati da Laura Lombardi e Giuseppe Sparnacci
L’idea
I manuali per genitori, o adulti aspiranti tali, sono generalmente concepiti con l’obiettivo di sistematizzare e catalogare tematiche legate al ‘mestiere’ di genitore offrendo spunti e suggerimenti per approcciare le più svariate situazioni del quotidiano, spesso dando la parola ai cosiddetti “esperti del settore”. Sono spesso ricchi di consigli pratici su come destreggiarsi in situazioni critiche, su quale tipo di atteggiamento assumere, sui toni da tenere, sul linguaggio da utilizzare, sulle scelte e soluzioni etc. etc., e sono generalmente impostati prendendo spunti da situazioni reali, da testimonianze raccolte via e-mail, via radio, etc.
L’obiettivo del progetto Riletture è invece del tutto diverso e innovativo. Piuttosto che dare delle risposte, si propone come un invito a porsi delle domande, con l’intenzione di stimolare lo sviluppo di un personale atteggiamento critico e di un’autonomia di pensiero attraverso cui i genitori o comunque le persone che crescono dei bambini (nonni, zii, affidatari etc) possono, ognuno a proprio modo, guardare e affrontare le situazioni alla ricerca di spunti interessanti per elaborare una personale risposta e per trovare la propria personale chiave metodologica del loro ruolo educativo.
Non esistono rapporti ideali, modi giusti o sbagliati di crescere ed educare. Esiste invece la possibilità di identificare in ciascuna logica di rapporto il modo migliore, se si tiene conto della situazione specifica, e soprattutto se si riesce a credere in se stessi e nelle proprie personali capacità di ascolto.
Il progetto Riletture offre spunti presi dai libri. Si compone di un’attenta selezione di brani scelti da testi di narrativa in cui sono descritte relazioni tra persone che appartengono a nuclei familiari “a geometria variabile”, che possono essere personaggi principali o secondari dell’opera. Al testo segue un’analisi volta ad evidenziare le dinamiche della relazione al fine di offrire possibili spunti di riflessione.
I libri considerati nel progetto Riletture non sono mai stati scritti in questa ottica. Sono generalmente romanzi o comunque opere letterarie che, prescindere dalla chiave di Rilettura, consideriamo di alta caratura. Insomma, dei bei libri.
Immagine: BABELE, 2016. Acquerello su carta di Velasco Vitali
smALLbooks è la prima esperienza editoriale italiana dedicata alle “famiglie a geometria variabile”.
La collana, curata da Raethia Corsini e Laura Lombardi, pubblicata da Cinquesensi Editore in Lucca, è nata nel 2014, a sostegno dell’associazione Smallfamilies aps.
Propone una serie di antologie di racconti, scritti da persone note e non, dai 6 agli 80 anni, che hanno vissuto o stanno vivendo la relazione di genitore e/o figlio all’interno di una famiglia a geometria variabile o che, in alcuni casi, hanno con questa stretti rapporti parentali o amicali.
I racconti sono preziose testimonianze che entrano nelle pieghe, nei dettagli, nei ricordi, nelle emozioni, nei desideri e nelle fantasie delle persone in modo spesso potente ed evocativo, trasformandosi in tal modo in coinvolgenti fotografie, a volte impietose a volte commoventi, della Famiglia, o meglio delle Famiglie, nella loro continua evoluzione e trasformazione.
Toccando temi nodali, i libri smALLbooks offrono spesso anche spunti di riflessione condivisa nonché, indirettamente, danno consigli/suggerimenti, a volte illuminanti, sulla soluzione di alcune questioni che ogni famiglia a geometria variabile, pur nella sua specificità, si trova prima o poi ad affrontare.
Le curatrici, le autrici e gli autori hanno partecipato a questa iniziativa a titolo gratuito.
Scarica gratuitamente i libri della nostra Collana, se vuoi puoi sostenerci con una libera donazione.
Titoli
smALLraga. I figli nelle famiglie a geometria variabile
Antologia di testimonianze scritte da autori tra i 13 e i 23 anni, novembre 2018
Collana smALLbooks
I figli sono spesso il baricentro delle famiglie. Protagonisti involontari delle conseguenze dell’amore. O del non amore.
Uno specchio concreto, ironico, pragmatico, fantasioso, a tratti sofferto, di come le nuove generazioni abitino i rapporti all’interno delle smallfamilies.
25 racconti scritti da adolescenti e giovani adulti
Matilde Sofia Bassanini, Giovanni Battisti, Giacomo Belli, Bianca Bosatra, Annalisa Bussero, Dario Cambi, Flavia Cambi, Maia Cambi, Tea Capatosta, Caterina Casile, Fabio Dade, Esteban Dell’Orto, Davide Diga, Elena Giulia Dori, Camilla Longo Giordani, Alessia Merra, Ilaria Merra, Samuele Migone, Andrea Muratore, Tris Novantotto, Max Perlato, Corinna Rjebalati, Niccolò Sparnacci, Anna Terruzzi, Virginia Virzi
L’antologia è curata da Raethia Corsini e Laura Lombardi.
In copertina: foto interpretata di Emma Dal Falco (per gentile concessione).
Prefazione di Elisabetta Ruspini
Postfazione di Duccio Demetrio
Rassegna stampa:
ELLE – Il divorzio visto dai figli
RADIO POPOLARE I giorni migliori – puntata del 12.01.2019
IL TIRRENO – “smALLrag”, venticinque giovani raccontano la famiglia
smALLhome. Abitare nelle famiglie a geometria variabile, novembre 2016
Collana smALLbooks
Sentirsi a casa. Sì, ma dove, quando e in che modo?
Come cambiano gli spazi e i modi di abitare quando cambia il modo di essere Famiglia.
Antologia di racconti e testimonianze su difficoltà e opportunità legate a nuove soluzioni abitative, scelte o subite, scritte da persone più o meno note dai 5 agli 80 anni.
34+1 racconti di Lilli Bacci, Pierluigi Bacci, Claudio Barbagallo – Barbecoq, Gisella Bassanini, Ingrid Bianchetti, Luca Cambi, Vincenzo Campisi, Marina Citterio, Lisa Corsi, Marianna Corte, Carlotta Dazzi, Johnny Dell’Orto, Max Di Nicolantonio, Viola Duini, Nora Esse, Alessandra Giordano, Diego Grandi, Margherita Loy, Eva Mangialajo Rantzer, Donatella Masiero, Eleonora Mazzola, Daniela Mosca, Alba Mottura, Silvia Piardi, Nino Piccolo, Leontine Regine, Massimo Renna, Stefano Scarano, Elisabetta Schiavone, Eleonora Simula, Maurizio Splendore, Giorgio Tartaro, Cristina Taverna, Diakite Ti
L’antologia è curata da Raethia Corsini e Laura Lombardi.
Prefazione di Cini Boeri
In copertina una tecnica mista di Dario Fo realizzata nel 1983 per il monologo “Rientro a casa” con Franca Rame. Archivio Franca Rame Dario Fo (per gentile concessione).
Rassegna stampa:
CORRIERE DEL MEZZOGIORNO – “Small home” per “Small families”
WALL STREET JOURNAL.COM – Smallfamilies
ECONOMIA ITALIANA.IT – Quando le famiglie si sgretolano il problema più grave è quello della casa
CORRIERE DELLA SERA Tempi Liberi – Il libro
RADIO CAMPUS – intervista alla curatrice Raethia Corsini
TUTTO MILANO – Case per famiglie variabili
TG Lombardia – puntata del 19 novembre 2016 (al minuto 16’16) – video
CENTOPERCENTOMAMMA.IT – #smALLhome, abitare nelle famiglie a geometria variabile
smALLholidays. Vacanze in famiglie a geometria variabile, giugno 2015
Collana smALLbooks
In vacanza con la mamma o con il papà?
Come si trascorrono le vacanze nelle famiglie scomposte o ricomposte.
Antologia di racconti e testimonianze sui giorni più “caldi” dell’anno nelle “nuove” famiglie, scritti da persone comuni e note, dai 6 agli 80 anni.
29+1 racconti di: Diego Abatantuono, Claudio Barbagallo-Barbecoq, Matilde Bassanini, Stefania Berbenni, Rossella Boriosi, Felicita Chiambretti, Maria Corno e Caterina Scaramelli, Stefania Fei, Valia Galdi, Mauro Garofalo, Modou Gueye, Claudio Jampaglia, Rosanna Lavagna, Patrizia Malfatti, Maria Manuele, Silvia Mauro, Marco Montanari, Giuditta Pasotto, Anna Riccardi, Giorgio Rocca, Daniela Rossi, Graziano Rossi, Mayumi Ruggieri, Cristina Sebastiani, Giuseppe Sparnacci, Gabriella Tricca, Debora Villa, Claudia Visani, Luciano Visconti
L’antologia è curata da Raethia Corsini e Laura Lombardi.
In copertina: illustrazione di Beppe Giacobbe (per gentile concessione).
Prefazione di Salvatore Veca
Rassegna stampa:
GIOIA – Noi tre | Ci vorrebbe un amico
WALL STREET JOURNAL.COM – Smallfamilies
TOPOLINO: Mare&monti
SAILING & TRAVEL: smALLholidays. Vacanze in famiglia a geometria variabile
LIBERO: Le nuove famiglie che “s’allargano” durante la vacanza
27ORA.CORRIERE.IT: Io e Valentino: mai una vacanza assieme
RADIO24 Cuori e denari: al minuto ’32
27ORA.CORRIERE.IT: La mamma di Piero Chiambretti
CORRIERE DELLA SERA: Famiglie “larghe” in vacanza. Come comportarsi
CORRIERE DELLA SERA: Le famiglie “scomposte” vanno in vacanza
KID PASS.IT: Le vacanze dei genitori single
LA PROVINCIA PAVESE: Incontro con Felicita Chiambretti
LA REPUBBLICA: Le vacanze a geometria variabile
D LA REPUBBLICA: Spie
TUTTO MILANO: smALLholidays
smALLchristmas. Natale in famiglie a geometria variabile, dicembre 2014
Collana smALLbooks
Natale con i tuoi. Quali “miei”? Come sono le feste natalizie nelle famiglie scomposte o ricomposte.
Antologia di racconti autobiografici e fantasticherie sulla festa più “familiare” dell’anno, scritti da persone comuni e note, dai 13 agli 80 anni.
Racconti di: Francesca Alberoni, Claudio Bisio, Sofia e Gisella Canali, Piero Chiambretti, Lisa Corsi, Vittorio Cosma, Giulia Cristiani, Alessandra De Vizzi, Lorenzo De Vizzi, Giulia Emme e Anna Terruzzi, Ida Faré, Letizia Fiorita, Maria Garofalo, Francesca Joppolo, Giusy Napolano, Jenny Lilla, Marina Mander, Maurizio Nichetti, Ilaria Nibbio, Nino Piccolo, Maria Laura Rodotà, Luca Sparnacci, Giorgio Terruzzi, Benedetta Tobagi, Franz Zizou
L’antologia è curata da Raethia Corsini e Laura Lombardi.
In copertina: illustrazione di Silver (per gentile concessione Silver/McK).
Una conservazione con Lella Costa introduce il libro
Rassegna stampa:
WALL STREET JOURNAL.COM – Smallfamilies
GIOIA – Chi cerca trova
FUTURO QUOTIDIANO.COM – Gisella Bassanini, la portavoce delle small families
SKY TG24 – puntata del 25/12/2014 ore 15
EWWA.ORG: Breve storia di un’avventura editoriale: quando dietro (e dentro) un libro c’è un’idea forte e solida(le)
CORRIERE DELLA SERA Tempi liberi: Mille piccoli Natali
TUTTO MILANO: Fantasiose “small families”
GENTE: Sotto l’albero c’è la famiglia rinnovata
CORRIERE DELLA SERA: Il Natale a geometria variabile
PANORAMA.IT: I cinque libri più inconsueti da leggere a Natale
LA REPUBBLICA: Ristrette o allargate ecco le famiglie a geometria variabile
IL PICCOLO: Natale a geometria variabile di Marina Mander
27ORA.CORRIERE.IT: Turni e timori: il Natale «struggente» nelle famiglie scomposte e ricomposte
CORRIERE DELLA SERA: Geometrie di famiglia. Ecco le Smallfamilies
ECONOMIA ITALIANA.IT: Nel Natale delle famiglie a geometria variabile può succedere di tutto
LA STAMPA: Quei volti noti e i Natali complicati a geometria variabile
VITA.IT: Smallfamilies, perché anche quelle monoparentali sono famiglie
TUTTO MILANO: smALLchristmas
Convinti che questo testo possa essere di grande aiuto al variegato mondo SF nonostante non sia specificamente rivolto a questo, segnaliamo: “Il figlio perfetto” di Paolo Sarti e Giuseppe Sparnacci, edizioni Mandragora, Firenze 2013, con il commento di uno degli autori che è anche nostro collaboratore.
Figli spesso unici sui quali facilmente si proiettano attese che sono state i nostri desideri di realizzazione. Figli dai quali ci attendiamo che diventino importanti uscendo dall’anonimato di massa. Cercando di forgiarli in modo che vincano, che abbiano un successo che renda speciali anche i genitori.
A noi ( Paolo Sarti, pediatra e Giuseppe Sparnacci, psicologo) autori di un piccolo libro “Il figlio perfetto”, è sembrato che negli ultimi anni, in molti campi, sono molto aumentate le richieste di performance “da campioni” ai figli. Preparando per loro un cammino che non ammette errori, nostri e loro. Con il risultato di aumentare le loro (dei figli, ma anche dei genitori) ansie da prestazione. Rendendoli in pratica fragili per affrontare le inevitabili difficoltà della vita. Figli ai quali facilmente si ripete che sono e devono essere speciali, perfetti. Che invece si troveranno inevitabilmente a confrontarsi con le loro imperfezioni e contraddizioni.
Ci è sembrato che oggi molti genitori cercano di preparare ai figli un cammino privo di difficoltà, rinnovando il mito dell’eroe invincibile, come fece Teti per Achille. Non accorgendosi che inevitabilmente rimane sempre un punto o più punti deboli (come successe ad Achille per il tallone).
Così i genitori si preoccupano di trovare opportunità che siano speciali e uniche, scelgono nomi improbabili, riconoscono genialità a figli che spesso vorrebbero solo essere banalmente normali. Ricercano fin dal concepimento un corso di preparazione al parto che sia personalizzato, seguendo improbabili guru che assicurano loro che il bambino in utero partecipa attivamente ai loro pensieri e alle loro emozioni. Dalla nascita il loro obiettivo è fornire al bambino quelli strumenti che lo renderanno speciale: apprendimento da subito dell’inglese, scelta di giochi pedagogicamente all’avanguardia. Cercheranno poi di fornire ai figli una scuola esclusiva, spesso valutata nei valori educativi da loro stessi, con competenze che difficilmente possono avere.
L’universo delle possibilità di creare figli perfetti e speciali è ovviamente ampio e variegato. Il risultato è quello della costruzione di individui centrati su se stessi, poco disponibili alla socialità perché troppo spesso incapaci di mediare conflitti. Insomma individui costruiti per essere emergenti e che paradossalmente avranno paura ad affrontare le difficoltà della vita.
Il nostro piccolo contributo vuole essere un allarme, un richiamo a lasciar crescere i figli in maniera più rilassata, riconoscendo loro la diversità dai genitori e la scelta progressiva della propria vita.
Una cinquantina di persone, tante mamme ma anche qualche papà e altrettanti bimbi. Tra le 11 e le 15 di domenica 24 novembre, all’Upcycle Cafè di via Ampère a Milano si è svolto il primo incontro Smallfamilies: per confrontarsi e per scambiarsi esperienze. Ma anche per ascoltare racconti e storie di vita e gettare le basi per costruire una rete vera e forte.
E mentre i genitori discutevano, mettevano sul tavolo esigenze e bisogni e si scambiavano contatti, i figli più piccoli giocavano nell’angolo a loro dedicato, quelli più grandi disegnavano e chiacchieravano, oltre a dare una mano fondamentale alla gestione dell’evento. Bellissimi anche i momenti dedicati alle fiabe, in particolare quelle di Italo Calvino, rilette in chiave smallfamilies da Laura Lombardi e Giuseppe Sparnacci. Tanto rumore, è vero, ma fatto soprattutto delle molte discussioni!
Un primo incontro, insomma, fondamentale per programmarne, insieme, molti altri – e per portare a casa, ognuno di noi, spunti da mettere in pratica, come ci ha detto più di uno dei partecipanti. Diverse anche le professioniste che, sull’esempio dell’avvocato Maria Garofalo, si sono dichiarate disposte a mettere la propria esperienza a disposizione delle smallfamilies.
Un grazie a tutti quanti hanno partecipano (e a quanti lo faranno in seguito!) da tutta la squadra Smallfamilies!